Arti Marziali e Realtà

Spesso sentiamo domandare se serve andare in palestra a frequentare un corso di Arti Marziali per potersi difendere per strada in caso di aggressione. L'obiezione che il più delle volte viene fatta è che per strada non c'è finzione e la paura ci porta a far dimenticare tutte quelle belle cose che impariamo nei kwoon o dojo.


Effettivamente kwoon di arti marziali (oppure palestra per i meno esperti) in realtà sono due cose differenti ma molto vicine tra loro, cerchiamo di capire il perché:
il kwoon, come indica il nome, è noto a tutti che è un luogo dove ci si allena e ci si prepara per affrontare un evento futuro come può essere un esibizione o una gara. In palestra si va per mantenersi in forma (o ritrovare la forma) e per svagarsi e/o sfogarsi e tendenzialmente si cerca di fare un'attività che per un motivo o per un altro ci soddisfa. Un corso di arti marziali funziona allo stesso modo e persone appassionate o in cerca di qualcosa di diverso vanno a divertirsi/sfogarsi e a mantenersi in forma facendo qualcosa che può tornare utile.
Ma capiamo bene quanto scritto in quest'ultima frase.

  • Divertirsi: un corso di AM se ben fatto deve risultare divertente. Cosi come in qualunque cosa facciamo se decidiamo di dedicare una parte del nostro tempo ad una attività lo facciamo perché riteniamo che oltre ad esserci in qualche modo utile deve farci passare bene il tempo e quindi non deve essere noiosa, contrariamente rischiamo di voler cambiare dopo poco tempo o di rendere l'attività in questione una forzatura mettendo a rischio il nostro impegno e di conseguenza i risultati.
  • Sfogarsi: spesso si cerca un attività/hobby e si va in palestra per fuggire dai problemi quotidiani e per scaricare le tensioni ecco che quindi un buon corso di arti marziali può tornare utile perché si può trovare la giusta dose di intensità per arrivare a fine lezione esausti ma rilassati, se poi il corso offre la possibilità di scambiare due colpi con i compagni il gioco è fatto.
  • Mantenersi in forma: il più delle volte si pensa che un corso di Arti marziali sia fatto da routine noiose di movimenti all'apparenza inutile e di posizioni statiche. Un buon corso deve essere invece completo di una buona preparazione atletica fatta di potenziamento e lavoro cardiovascolare questo perché durante tecniche e combattimenti tutti i muscoli devono entrare in gioco ed il nostro apparato cardio respiratorio deve essere li a sostenerci per arrivare alla fine (possibilmente vincitore).
  • Che può tornare utile: questo è l'aspetto fondamentale di un corso di Arti marziali indirizzato alla difesa personale, imparare qualcosa che in caso di necessita può essermi utile.
  • Quest'ultimo punto rappresenta il fulcro di questo articolo perché, come già detto prima, la domanda che ci poniamo è quanto realmente può essere utile un corso di difesa personale in caso di aggressione, quale è il confine tra arti marziali e realtà?

La risposta che spesso ci viene di dare è: perché un militare si esercita/allena prima di andare in guerra? Se ci pensate è esattamente la stessa cosa, un militare viene preparato con simulazioni che cercano di far vivere quanto potrebbe accadere nella realtà, inoltre vengono allenati al livello cardiovascolare. Qualcuno a questo punto potrebbe saltare sulla sedia e dirci che un militare di professione fa il guerriero e si prepara alla guerra ma noi siamo cittadini civili che viviamo la nostra giornata. Purtroppo la realtà non è cosi semplice ed i giornali sono pieni di fatti di cronaca che riportano violenze gratuite, aggressioni, stupri e quindi anche noi siamo costretti a saper sopravvivere nella guerra urbana sperando di non essere mai i protagonisti di un fatto di cronaca, sarebbe sbagliato negare di essere a rischio.
Ecco che quindi è importante ricercare un corso di Arti Marziali impostato per la difesa personale.

Abbiamo voluto sottolineare l'ultima parte della frase sopra perché è importante capire che non tutte le arti marziali se praticate danno in tempi brevi nozioni efficaci per la sopravvivenza urbana.

  • Se scegliamo uno sport di contatto di tipo agonistico (boxe, kick e thay boxe) saremo sicuramente avvantaggiati nella difesa personale perché avremo spesso modo di confrontarci con i compagni capendo il significato di combattimento ma non è detto che anche se diventassimo dei bravi agonisti avremo il controllo delle nostre azioni in caso di pericolo. Il combattimento agonistico ha il vantaggio che si arriva all'incontro preparati fisicamente e mentalmente, il combattimento si svolge in un area sicura (ring o tatami) uno contro uno e con un arbitro che controlla ogni azione, inoltre (cosa non da poco) non ci sono colpi sleali e se siamo in difficoltà abbiamo sempre la possibilità di interrompere il combattimento.
  • Quando si cerca una disciplina consona alla difesa personale bisogna pensare a qualcosa che fin dalle prime lezione ci fornisca nozioni di combattimento semplici ed efficaci, che ci porti ad entrare in contatto con i nostri compagni per capirne il significato e farlo metabolizzare alle nostre menti, che sia in grado (come per il militare) di simulare situazioni reali di aggressione, che ci dia una discreta preparazione atletica e possibilmente ci fornisca delle nozioni legali delle conseguenze di un errato uso della violenza. Un buon corso di difesa personale deve insegnarci a colpire ma anche a lottare perché, per quanto si possa dire, è impossibile prevedere se finirà a terra e a quel punto devo sapermi difendere (pensate ad un tentativo di stupro, l'aggressore cercherà di portarvi in terra)
    Ma tutto questo è sufficiente per imparare a difendersi? Sicuramente ci sarà di aiuto in caso di necessità ma la realtà non sarà mai come le sensazioni che viviamo in palestra, per quanto ci si possa sforzare a rendere le cose reali sappiamo sempre di essere in un ambiente sicuro con persone che non hanno intenzione di farci realmente del male e questo impedirà di provare le emozioni della vera paura e dell'adrenalina che ci blocca i muscoli. Nella realtà non c'è tempo di pensare, di scaldarci o di metterci abiti comodi, non abbiamo la possibilità di interrompere il combattimento se stiamo perdendo, non c'è arbitro che ci viene in aiuto e non dimentichiamo che gli aggressori possono essere più di uno e armati; tutto deve consumarsi in pochi improvvisi attimi.
    Sicuramente essere più sicuri di noi stessi è un buon inizio perché emaniamo questa sensazione anche alle persone intorno a noi creando un minimo di timore nei nostri confronti, aver un fisico allenato ci renderà meno vulnerabili ai colpi e l'aver metabolizzato alcune tecniche di difesa può permetterci di dare quel colpo che ci permette di uscire da una situazione di pericolo.
    Concludendo quindi questo articolo potremmo dire che tra arti marziali e realtà ci sono delle differenze dovute principalmente alle emozioni che si provano ma un buon e costante allenamento ci possono permettere di evitare il peggio. Chiaramente, come in tutte le cose, non bisogna avere furia ma impegnarsi nel tempo per rendere le nostre reazioni automatiche.
    Chiudiamo con un esempio che a noi piace molto, quello dell'automobilista: dopo un po' di esperienza nessuno di voi davanti ad una macchina che frena pensa a schiacciare il freno e scalare marcia o sterzare, lo fa e basta perché la nostra mente ha memorizzato la meccanica della guida, nella difesa personale e nel combattimento è la stessa cosa.

 

©copyright WORLD CSAMO-EKTA FEDERATION